"Le misurazioni di luglio e agosto... facciamole sparire del tutto"
"C'è dentro di tutto, sembra la discarica lì"
Parlano di "scorie fuori specifica", "materiale inquinante", "pezzi di ferro lunghi 30-40 cm". Quando i camion che trasportano il materiale entrano in discarica "suonano tutti gli allarmi. Perché? Risultano radioattivi".
Sembrano brani tratti dalla "Gomorra" di Napoli raccontata da Roberto Saviano, invece sono stralci delle intercettazioni acquisite dalle indagini nella Lombardia amministrata da Roberto Formigoni.
I magistrati hanno infatti scoperto un clan dedito ad affari e mazzette, traffico di rifiuti e vagonate di amianto, che divide "alla romana" e si spartisce provincia per provincia il suolo e il sottosuolo. Una cricca che vede coinvolti il vicepresidente del Consiglio Regionale e forse assessori della giunta del Pirellone.
Così la Lombardia ha le apparenze di una "Gomorra del Nord", o forse è meglio dire "Sodoma", visto il trattamento riservato ai cittadini lombardi da chi li governa. Perché non è il primo caso di malaffare in tutti questi anni di governo Formigoni. E il governatore dovrebbe darci spiegazioni, anziché dileggiarsi a fare il caffè, visto che la Lombardia che ci ha servito sembra piuttosto amara.
E sempre a proposito di "Gomorra" (stavolta del Sud), nell'ambito di un'inchiesta sulla camorra, è stato richiesto l'arresto dell'ex-sottosegretario Cosentino, salvato a suo tempo anche dalla Lega durante il fallito governo Berlusconi-Bossi.
Perché se da una parte si produce il malaffare, da un'altra si accondiscende o si ignora. Così forse è più facile comprendere perché il nostro territorio è diventato purtroppo quello che oggi le cronache giudiziarie raccontano.