Al caso Electrolux, che vuole chiudere in Italia per delocalizzare in Polonia o Paesi dove il costo del lavoro è molto più basso, fa da contraltare invece quello di Whirlpool, che agisce nello stesso mercato (sono i maggiori competitor nel settore elettrodomestici), ma chiude in Svezia per rilanciare la produzione in Italia (a Varese). La differenza tra i 2 gruppi? Una strategia globale che si basa su un metodo di progettazione e produzione più efficiente.