Si sta per votare la fiducia sull'ennesimo decreto legge (questa volta è il contestato "svuotacarceri"). Qualche giorno fa la presidente della Camera Laura Boldrini aveva chiesto al governo un utilizzo più limitato dei decreti. In effetti in questa legislatura saranno almeno una ventina i decreti approvati con fiducia, mentre i provvedimenti discussi nelle aule si contano sulle dita di una mano.
Purtroppo il ricorso continuo ai decreti sta divenendo una prassi nella democrazia italiana: anche governi precedenti a questo (pure con ampia maggioranza) si portavano avanti a colpi di decreti.
Emergenza o meno, occorre rivedere questo modo di condurre la vita legislativa, che si sta trasformando in un vero e proprio abuso: per non mortificare le opposizioni (con il rischio poi di scatenare aspre reazioni, come è avvenuto settimana scorsa) e soprattutto per non dequalificare l'attività dei parlamentari.