martedì 13 agosto 2013

Una via d'uscita inagibile

Leggi che Speranza (capogruppo PD alla Camera) dichiara che il PD voterà per la decadenza di Berlusconi e che non ci sono trattative segrete in corso; poi leggi che dal Colle il Pdl attende una risposta per la "difesa della democrazia", vale a dire l'agibilità politica di Berlusconi. E ciò che ti passa subito per la testa è "per favore, non facciamo stronzate". Perché qui si sta parlando di un EVASORE FISCALE, e qualsiasi cittadino italiano che avesse commesso un simile reato già marcirebbe in galera. Ci sono regole e leggi, e vanno rispettate, senza se e senza ma: lo stato di diritto, il principio della legalità vengono prima di tutto, anche dello spread e delle larghe intese.
Giorgio Napolitano è una brava persona e una figura di riferimento del popolo italiano: dubitiamo perciò che vorrà essere ricordato per aver distrutto la dignità e la credibilità di questo Paese. E teniamo conto che in questo periodo milioni di italiani si trovano di fronte il pagamento delle dichiarazioni dei redditi: quale esempio daremo loro? Vogliamo che sugli F24 e sui modelli Unico anziché il saldo di quanto dovuto ci siano richieste di grazia? Per Berlusconi non ci sono vie d'uscita, ma solo una strada è percorribile: quella di scontare la pena e rinunciare al diritto di candidarsi in politica. Secondo la LEGGE.