90.000 euro al mese, o anche 60.000 e 50.000. Sono gli importi percepiti dai superpensionati (per lo più ex-manager pubblici), che sono oltre 100.000 e costano allo Stato circa 13 miliardi di euro all'anno. Un vero insulto alla difficile situazione di tanti in questa crisi, su cui si potrebbe senz'altro intervenire, con tagli e ponendo dei tetti, ma, incredibile, la Corte Costituzionale lo impedisce per il principio dei diritti acquisiti. Ecco, anziché intervenire sulla riforma delle pensioni che non arrivano a 1.000 euro al mese, sarebbe il caso di concentrarsi sulle retribuzioni delle pensioni d'oro: magari cambiando proprio quelle norme della Costituzione che lo hanno finora impedito. Sarebbe più importante (e doveroso) che non pensare a proposte inopportune come "il presidenzialismo".
P.S.: e a proposito sempre di pensioni inappropriate...