venerdì 23 agosto 2013

Tre uomini in barca (per non parlare di Alfano)

L'immagine della barca è la più usata per illustrare questo governo. Per Letta (nipote) è una "nave solida", mentre Berlusconi la usa come metafora sui rapporti con il PD e l'eventualità di una caduta del governo (barca che sbanda). C'è da dire che questo esecutivo di imbarcate ne ha prese parecchie in questi pochi mesi: da Letta che dice e non dice (ma soprattutto non fa e rimanda), dall'Imu che non si abolisce ma "si supera", dagli F35 che spengono gli incendi ed altre amenità del genere, su cui ci sarebbe da fare ironia ben più di quella contenuta nel celebre romanzo di Jerome K. Jerome. Se non fosse che sullo sfondo c'è la tragedia di un Paese arenato da troppi anni e che rischia di affondare del tutto. Adesso, infatti, con la decadenza in vista di Berlusconi, il governo inizia a imbarcare acqua, con Letta e Napolitano che cercano di fermare Berlusconi (con lo scodinzolante Alfano) e salvare barca, capra e cavoli. Perché, appunto, poi sono cavoli.
(Intanto, un altro che di barche se ne intende, fa le sue previsioni sul futuro di PD e Italia.)