E' partito il nuovo redditometro. Controllerà gli ultimi 4 anni dei contribuenti, mettendo sotto la lente gli acquisti fatti. Rispetto al precedente offrirà dati più affidabili, grazie all'incrocio con 128 banche dati, e darà più garanzie ai contribuenti, introducendo il doppio contraddittorio per giustificare eventuali discrepanze (e ce ne saranno senz'altro).
Nel frattempo, dall'inizio dell'anno ad oggi, senza l'ausilio del redditometro, la Guardia di Finanza ha individuato circa 5.000 evasori: «soggetti che, pur svolgendo attività imprenditoriali o professionali, erano completamente sconosciuti al Fisco, nascondendo redditi per 17,5 miliardi di euro, ed hanno vissuto alle spalle dei contribuenti onesti, usufruendo di servizi pubblici che non hanno mai contribuito a pagare, intestando spesso beni e patrimoni a prestanome o a società di comodo». Chissà quanti fra questi 5.000 mascalzoni chiederanno la grazia o l'agibilità politica.