Quella di ritrovarsi ancora un sindaco assente e incompetente.
Di avere come vice-sindaco Castelli (che è anche peggio di Salvini).
O assessore Maurizio Lupi, il paggetto della libertà, che di incarichi ne ha fin troppi. E sarà forse questo (più che il panico della sconfitta) che gli genera un po' di confusione.
Ha vinto la paura di essere guidati da personaggi lontani dai problemi della città e attaccati, molto attaccati, alle poltrone e agli interessi delle cricche.
La paura di vedersi ricoperti dalle gettate di cemento, che poi magari sotto chissà che cosa celano a causa delle "bonifiche" fatte senza scrupoli. E questo fa ancora più paura.
Ha perso chi diceva che la mafia a Milano non c'era. E invece è presente, infiltrata dappertutto, e crea parecchi timori.
Ha vinto il desiderio di respirare un'aria nuova. E pulita, perché la gente era proprio stanca di ammalarsi a causa dello smog.
Ha vinto anche la solidarietà trasversale che da sempre anima Milano, contro chi è capace solo di sbraitare contro le moschee e sgomberare a ciclo continuo i campi rom, senza risolvere il problema, ma semmai aggravandolo.
Ha vinto la paura di un futuro oscuro. E il coraggio di dire basta a un potere vecchio e logoro, per guardare il domani con fiducia.
E oggi è già domani per Milano, ed è proprio un altro giorno: un buon giorno.
martedì 31 maggio 2011
A Milano vince la paura
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Amministrative 2011