domenica 15 maggio 2011

Famiglie abbandonate

Sono quelle italiane, secondo l'ultimo rapporto Ocse.
In particolare, nelle classifiche su tasso di occupazione femminile, fertilità e povertà infantile, l'Italia occupa le ultime posizioni. Rispetto a una media Ocse del 70,9%, la quota di donne al lavoro nella fascia 25-54 anni è infatti del 59,1%, la più bassa dopo Turchia, Messico e Cile. Oltretutto, ad una maggiore presenza delle donne in casa non corrisponde, purtroppo, una maggior propensione ad avere figli: il nostro tasso di natalità infatti è a 1,4 figli per donna, rispetto a una media Ocse di 1,74.
E soprattutto, l'Italia è uno dei Paesi Ocse che spende meno per le sue politiche famigliari (che il nostro governo, tra l'altro, non ha mai messo in atto): solo l'1,4% del Prodotto interno lordo, mentre la media dell'organizzazione è del 2,2%.
Il PD aveva avanzato nei mesi scorsi delle proposte per una politica in grado di andare incontro alle esigenze delle famiglie, colpite dalla crisi economica. Tra queste, la riduzione al 20% dell’aliquota sul primo scaglione, l'incentivazione del lavoro femminile, l'introduzione del part-time agevolato e volontario.
Ma purtroppo il governo è tutto concentrato sulla riforma della giustizia per salvare Berlusconi dai propri processi.