lunedì 23 maggio 2011

Sale l'indignazione dei giovani

A Brema, in Germania, per la prima volta sono stati chiamati al voto anche i minorenni, dai 16 anni in su. E il risultato delle urne è emblematico: secondo le proiezioni, la Cdu della cancelliera Merkel (21,5%), crolla al terzo posto. Prima la Spd, il centrosinistra tedesco, con il 38%; secondi i Gruenen, i Verdi, con il 23%.
In pratica le scelte elettorali dei ragazzini hanno spostato gli equilibri, contestando il governo in carica e rivelandosi quasi come una versione-soft della protesta spagnola.
Anche in Spagna, infatti, i giovani ("Los Indignados") sono scesi in campo, o per meglio dire, in piazza. E anche lì hanno voluto punire il governo (in questo caso di centrosinistra), non andando però al voto.
Le nuove generazioni accusano (a quanto pare senza fare distinzioni di colore politico) governi, grandi partiti e istituzioni di stare facendo pagare a loro la crisi economica e negare così un futuro, sia per quanto riguarda i tagli alle scuole che per l'occupazione. I dati infatti sono allarmanti in tutta Europa. E in Italia la situazione sembra ancora più particolarmente grave per i nostri ragazzi, come spesso abbiamo denunciato su questo blog (anche di recente) e come ha dimostrato la bella inchiesta di "Report" andata in onda ieri sera.