Il 55% delle donne italiane sotto i 30 anni e il 43% di quelle sotto i 40 non hanno accesso alla maternità con tutti i diritti previsti dalla legge. E le donne prive di questi diritti sono le collaboratrici a progetto, le professioniste a partita Iva, le precarie e le donne inoccupate che non hanno alcun riconoscimento. E allora scelgono di non fare bambini o, in alternativa, di lasciare il lavoro. Tanto che in Lombardia oltre il 20% delle neomadri abbandona la propria occupazione subito dopo il parto.
Per questo motivo, 3 consigliere regionali lombarde (Chiara Cremonesi -Sel-, Sara Valmaggi e Arianna Cavicchioli -PD-) hanno presentato una proposta di legge al Parlamento affinché anche le lavoratrici atipiche possano godere di indennità e congedi.