Il ministro Maroni a Varese, per sostenere il sindaco uscente Fontana e anche per visitare la nuova centrale operativa della Questura (nella foto), dove ha avuto modo di visionare il collegamento di videosorveglianza in funzione sul territorio urbano varesino: 60 telecamere collegate agli schermi in grado di zoomare sui dettagli delle vie varesine, sulle persone, sulla vita in città. Un modello che Maroni elogia e assicura di estendere a tutto il territorio nazionale.
Sicuramente uno strumento utile per la sicurezza e la prevenzione. Ma vorremmo chiedere al ministro come mai la privacy viene invocata a gran voce dal suo governo contro le intercettazioni telefoniche che coinvolgono mafiosi, corruttori e corrotti, e non invece per le videocamere che possono seguire ovunque i cittadini...