"Non si devono votare i candidati della lista di Sinistra ecologia e libertà perché il suo leader Nichi Vendola è omosessuale". Non è una citazione né di Berlusconi, né di Giovanardi o Borghezio, ma il contenuto della fatwa lanciata da Ali Abu Shwaima, imam della moschea di Segrate (Mi).
Che dire? L'arretratezza culturale e la mancanza di rispetto dei diritti umani purtroppo non hanno confini.
Per fortuna l'Unione delle comunità islamiche in Italia, per bocca di Fouad Selim, direttore del centro islamico di Monza, ha replicato: "Noi appoggiamo chi dimostra sensibilità per la nostra causa e diciamo che quella di Ali Abu Shwaima è una posizione isolata. Voglio rimarcare come, nell'ascoltare le sue parole, ho letto espressioni di disagio anche nei volti degli altri fondatori della moschea di Segrate. Va quindi ribadito che la fatwa da lui emessa non vale".