La Giunta regionale ha varato oggi, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, un provvedimento sperimentale di aiuto concreto per quelle donne che rinunciano ad una interruzione della gravidanza che sarebbe stata determinata appunto da problemi economici. Si tratta di un assegno mensile di 250 euro per 18 mesi (in totale 4.500 euro), con cui si spera di contrastare l'evidente aumento delle interruzioni di gravidanza per difficoltà economiche emerso un anno fa.
L'iniziativa desta però qualche perplessità: l'esiguità della cifra per il contributo (se si tiene conto del carovita) ed il fatto che a quanto sembra sarà concessa ai CAV (Centri di aiuto alla vita) l'esclusiva per la gestione del progetto.