La visita alla Sinagoga di Roma è stata una decisione giusta di Papa Benedetto XVI. Innanzitutto perché dopo 24 anni ha voluto continuare il cammino tracciato da Giovanni Paolo II; poi, perché è servito per fare chiarezza con la comunità ebraica di Roma, dopo le polemiche suscitate all'indomani dell'annuncio del processo di beatificazione di Pio XII, accusato dal mondo ebraico di aver taciuto nei giorni della persecuzione nazista.
Presente in Sinagoga anche la delegazione musulmana della Grande Moschea di Roma: a voler simboleggiare il fatto che le 3 grandi religioni hanno lo stesso unico Dio.
«Ebrei, Cristiani e Musulmani sono chiamati senza esclusioni a questa responsabilità di pace» è stato l'appello del rabbino Di Segni.