Aveva pregato il papà di Eluana Englaro di fermarsi. Ma ora, senza aiuti, Pietro Crisafulli non ce la fa più ad assistere suo fratello Salvatore (insieme nella foto), paraplegico catanese di 45 anni uscito 5 anni fa da uno "stato vegetativo persistente". Lo porterà in Belgio, dove è in vigore l'eutanasia e gli farà praticare un'iniezione letale.
Le istituzioni (tra cui anche Ignazio Marino, senatore PD e presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Sistema Sanitario nazionale) contestano duramente la decisione, ma Pietro risponde: "Chiacchiere inutili. Perché Marino non è intervenuto prima? Sono anni che vivo di speranze e parole. Ho incorniciato la lettera che mi scrisse Silvio Berlusconi chiedendomi di resistere. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo venne a casa, disse che si sarebbe occupato personalmente del nostro caso. Dopo 5 mesi arrivò l'assistente che per due ore al giorno si occupava di mio fratello. E nelle altre 22 ore chi ci doveva pensarci?"