Lombardia regione dell'eccellenza, come dice spesso il governatore uscente Roberto Formigoni? Nel caso di smog e inquinamento sì. A Milano (ma anche a Varese) i valori delle polveri sottili sono ormai oltre i limiti da quasi 3 settimane.
Valori che comunque non sono solo di adesso, ma sono stati registrati in tanti periodi nell'ultimo anno, tanto che Roberto Formigoni, il sindaco di Milano Letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà ed il suo predecessore Filippo Penati, sono stati iscritti dalla Procura di Milano nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta su presunte responsabilità degli amministratori in relazione all’inquinamento. Un atto dovuto in seguito a un esposto presentato dal Codacons sul tema dell’inquinamento, che molto probabilmente si concluderà in un nulla di fatto.
Però è indiscutibile che chi ci amministra è tenuto ad intervenire contro questo flagello che, secondo recenti calcoli, a Milano è causa della morte di più di 1.000 cittadini all'anno. Invece, a parte una timida proposta da parte del presidente Podestà, si nota un assordante silenzio di Formigoni, e le dichiarazioni allucinanti del sindaco Moratti. Dobbiamo registrare che nel centrodestra solo la Lega ha dimostrato al momento maggior senso di responsabilità e giusta preoccupazione (sempre che non sia una manovra per fini elettorali), pur avanzando proposte insufficienti (circolazione delle targhe alterne): ben altre sarebbero le misure da adottare.
Fa bene Filippo Penati a dire che non lo preoccupa l'iniziativa della Procura ma l'immobilismo di chi amministra. Ma più che l'immobilismo, preoccupano le scelte sbagliate attuate in questi ultimi 15 anni in Lombardia. Abbiamo assistito infatti a una vera e propria inondazione di asfalto e cemento, ad investimenti fatti per il traffico su strada e poco o niente per i mezzi pubblici. E ancora oggi ci troviamo di fronte ad inaugurazioni di autostrade e tangenziali. A Milano c'è in progetto addirittura un tunnel sotterraneo che porterà ulteriore traffico in città, quando invece sarebbe opportuno aumentare le linee della metropolitana: assurdo che Milano ne abbia solo 3, quando città della stessa densità come Monaco di Baviera può contare su ben 13 linee! Asfalto e cemento vanno poi a scapito di aree verdi, e rischiano di cambiare per sempre (in peggio) il volto della nostra Lombardia.
Di fronte a questa grave emergenza bisogna quindi intervenire rapidamente e drasticamente, operando per il bene dei cittadini e del territorio. E l'unico modo per farlo è CAMBIARE!