L'amico e democratico vedanese Rolando Lucioni, in una sua email inviataci, ha sollevato il problema dell'Influenza A (virus H1N1), domandandosi se non sia il caso che le autorità, governative e locali, adottino contromisure di un certo rilievo di fronte all'aggravarsi dell'epidemia. Soprattutto se ci si rapporta a quanto sta avvenendo in altri Paesi (qui e qui) in cui è stata dichiarata addirittura l'emergenza nazionale.
Non vorremmo apparire eccessivi in critiche e preoccupazioni, però c'è da rimanere davvero perplessi per come il governo sta affrontando la situazione. Basta andare a rileggersi le diverse e contrastanti dichiarazioni rilasciate in questi mesi e confrontarle poi con l'evolversi dei fatti.
Ad aprile il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio dichiarò che per l'influenza A non vi era nessun pericolo. E d'altra parte, annunciò lo stesso Fazio a settembre, dal 15 ottobre ben 24 milioni di italiani avrebbero potuto vaccinarsi contro l’influenza A. E sempre a settembre, il nostro solerte sottosegretario rassicurava ancora tutti: «La malattia legata al virus dell'influenza A è più leggera del previsto rispetto all'influenza stagionale e non desta reali motivi di preoccupazione. Noi tutti abbiamo la reale impressione che si stia facendo un po' troppo rumore e che non ci sono motivi di allarme».
I fatti però si stanno rivelando diversi: l'epidemia ha iniziato a diffondersi in maniera preoccupante (scuole praticamente decimate), ed a mietere le prime vittime, tra cui alcuni bambini. E anche per i vaccini la situazione non è rosea come era stata dipinta. E ora i medici hanno invitato il Ministero ad accelerare le procedure per le vaccinazioni.
Noi confidiamo che la situazione alla fine venga ben gestita, perché se anche questa crisi venisse presa sottogamba come è avvenuto per quella economica, rischieremmo di pagare un caro prezzo in vite umane. Insomma, va bene non creare allarmismi per evitare di diffondere il panico, ma nemmeno trattare la cosa con leggerezza.
Intanto forniamo alcune indicazioni a chi ci segue:
- nel nostro Distretto Sanitario (ASL Tradate) il vaccino per l'influenza A viene destinato a bambini a rischio, donne in gravidanza al secondo e terzo trimestre, adulti fino a 64 anni con patologie croniche
- la data per l'inizio delle vaccinazioni è prevista per il 16 novembre, dal lunedì al giovedì, dalle 14.00 alle 17.00. Per contattare l'ASL di Tradate: tel. 0331 815.102
- attenzione: chi deve vaccinarsi contro l'influenza A non DEVE vaccinarsi prima per l'influenza stagionale. Prima va fatta la vaccinazione per l'influenza A e successivamente (dopo un mese) quella per la stagionale.
Altre informazioni sulla malattia le trovate qui.