Davvero non se ne può più! Saranno 15 anni che si sente parlare solo di "riforma della giustizia", che consiste esclusivamente nello trovare scappatoie per salvare "la ghirba a Berlusconi".
La giustizia andrebbe riformata e, soprattutto, modernizzata e potenziata con nuove risorse. Invece ci troviamo con tribunali sprovvisti di ogni cosa!
Questo governo è in carica da quasi 2 anni: c'è una crisi economica che ha messo in ginocchio il Paese; c'è necessità di riforme; una carenza di strutture e servizi... Eppure l'unica cosa di cui ci si preoccupa sono i processi del premier.
Bocciato il lodo Alfano, la maggioranza torna alla carica con una legge scritta in fretta e furia, pasticciata, che rischia di bloccare processi e lasciare impuniti chi ha commesso gravi reati.
A questo punto facciamo una cosa seria: concediamo l'amnistia, così Berlusconi non avrà più pensieri per le sue pendenze e si renderà "più sereno il suo compito di governare l’Italia”.
L'amnistia non è anticostituzionale: piuttosto che perdere un altro anno ed avere tutto bloccato, ritrovandoci in un vero e proprio caos, per poi ricominciare daccapo, tanto vale finirla subito.
Così vedremo se il premier è in grado o no di governare l'Italia: dopo non avrà più scuse di essere distratto dai suoi doveri.
Perché l'Italia in questo momento ha bisogno di un governo in grado di guidarla fuori da questa critica situazione: rischiamo veramente di andare alla malora.
Perciò, anziché pastrocchi, tanto vale fare le cose alla luce del sole e per quello che in realtà sono. Magari è la volta buona che Berlusconi, ottenuto il suo scopo, si faccia finalmente da parte.