Ieri sera la trasmissione "Report" è stata davvero magistrale nel mostrarci i retroscena dei fondi depositati all'estero (banche svizzere in particolare) e le implicazioni legate alla legge dello scudo fiscale. Provvedimento che porterà benefici SOLO a chi ha evaso, e non certo all'Italia. Anche perché la legge concede vantaggi incredibili a chi "scuda": diritto all'anonimato, sanzione irrisoria (solo il 5% di quanto si è evaso), azzeramento delle norme antiriciclaggio sui capitali rimpatriati (con gran gioia della mafia). E tanto per cambiare, il nostro premier è coinvolto anche in queste faccende, visto che a suo nome compaiono conti depositati in banche estere...
Per chi volesse approfondire, segnaliamo qui la puntata di "Report" andata in onda.
Inoltre, un lettore del blog ieri ci ha segnalato in un commento un'altra situazione anomala legata alla legge dello scudo fiscale. Il profeta Tremonti aveva giustificato il provvedimento come un mezzo per trovare risorse e far rientrare capitali in Italia. Ebbene, non è proprio così: infatti è stata prevista una norma che si chiama "rimpatrio giuridico", che permette ai clienti italiani di lasciare i capitali in Svizzera. Così, cosa accadrà? Come dice il nostro lettore "Alla fine rideranno ancora gli Svizzeri. A metà dicembre si ritroveranno con il 95% del capitale ripulito (ad opera del governo italiano) e potranno continuare a gestirlo come hanno sempre fatto. Per di più alla luce del sole. Chi decide di scudare infatti dovrà pagare sì il 5% sui capitali evasi, ma lo scudo di Tremonti permette di lasciare i patrimoni in Svizzera (io li ho a Lugano) e di amministrarli nella confederazione (vedi circolare Agenzia delle entrate!)".
Questo servizio della TSI (Televisione Svizzera Italiana) ce lo illustra bene.