In un gran silenzio dei media è passata in Senato la legge che permette la privatizzazione dell'acqua.
E fortunatamente un emendamento del PD, inserito all'ultimo minuto, riesce ad arginare questa legge, limitando di fatto la mercificazione selvaggia voluta dal ministro Ronchi, ideatore del decreto.
In pratica, ai privati andrà solo la gestione dell'acqua, mentre le reti idriche rimarranno di proprietà del pubblico.
Ciò non significa che filerà tutto liscio: ricordiamoci ad esempio della vicenda di Arezzo, dove le tariffe sono lievitate proprio dopo l'entrata dell'azienda privata.
Resta il fatto che un bene prezioso e assolutamente vitale come l'acqua, che tra l'altro si trova in natura (l'uomo, ad esempio, è composto d'acqua quasi per l'80%), venga trasformato in un vero e proprio business, anche a caro prezzo, quando invece dovrebbe essere fruibile di diritto per tutti!
A questo punto, manca che ci tolgano l'aria...
Qui, un approfondimento sul sito del Partito Democratico