martedì 12 gennaio 2010

Raffaele Cattaneo su Malpensa: cose che non stanno né in cielo né in terra

Raffaele Cattaneo, assessore alle "Inaugurazioni" della Regione Lombardia, ha replicato alle critiche di Pierluigi Bersani e Filippo Penati sulla gestione politica ed economica della vicenda Alitalia-Malpensa, affermando che Regione Lombardia ha messo in campo fatti concreti e che Malpensa è cresciuta: "Negli ultimi 9 mesi Malpensa è cresciuta del 3% contro una media europea del -5%. Gli ultimi 3 mesi del 2009 hanno visto Malpensa in crescita nel settore passeggeri (ottobre +4%, novembre +2%, dicembre +2,1%) in controtendenza rispetto agli altri scali europei che hanno segnato perdite dal 5 al 10%. Un dato positivo nel settore del Cargo che a novembre ha fatto registrare + 22,8%".
I dati a cui fa riferimento l'assessore però sono quelli successivi al dehubbing dell'aeroporto, conseguente all'abbandono di Alitalia. 9 mesi fa infatti la situazione era questa: il 35% dei passeggeri in meno; traffico Alitalia sceso dell'82,7%; voli intercontinentali da 181 a 39, quelli europei da 728 a 68, i nazionali da 329 a 40. Totale: da 1.238 voli giornalieri a 147. Se si va poi a rapportare tra il 2007 ed il 2009: nel luglio 2007 c'erano stati 309 mila passeggeri nei voli nazionali, e oltre 2 milioni degli internazionali, frequentati da top manager. Nel 2009 sono stati 96mila quelli dei nazionali, e 1 milione e 600mila agli internazionali, quasi tutti charter. Insomma, una situazione davvero disastrosa: ovvio, quindi, che, dopo aver quasi toccato il fondo, ogni minimo risultato sarebbe stato positivo. Perché il confronto dei dati attuali con quelli precedenti al dehubbing (cioè più di un anno fa, quando Alitalia era operativa su Malpensa), è assolutamente negativo, anche sui numeri occupazionali, con circa 4 mila posti di lavoro in pericolo.
E nel frattempo lo scalo di Fiumicino, su cui ha puntato Alitalia, è cresciuto nettamente di più rispetto a quello di Gallarate, avendo davanti maggiori prospettive.
D'altra parte, a confermare l'andamento negativo dell'aeroporto in seguito al dehubbing ci sono le parole del sindaco di Milano Letizia Moratti proprio un anno fa: "La perdita secca che c'è stata con il dehubbing di Malpensa ammonta a 3 miliardi e mezzo di euro, tra perdita di posti di lavoro, passeggeri e merci".
I numeri elencati dall'assessore Cattaneo sono quindi insufficienti per la sopravvivenza dell'aeroporto: bisogna tornare almeno a quelli di un paio di anni fa, e l'andamento attuale non è soddisfacente per ipotizzare una ripresa a breve.
La verità è che al momento attuale l'unica speranza per Malpensa di rinascere è legata alla ridefinizione degli slot ed alla liberalizzazione dei voli: soluzione ignorata fino ad oggi dal governo, e per la quale si è battuto il deputato varesino PD Daniele Marantelli.
Per cui, caro Cattaneo, lasci stare i suoi assurdi numeri e torni con i piedi per terra: tanto non crede nessuno agli asini che volano.