Quasi un miliardo di euro all'anno: è la spesa che grava sui nostri conti e che origina dalla fuga dei cervelli, ovvero giovani laureati che vanno all'estero per trovare opportunità. Una cifra che si ottiene incrociando i dati sul costo sostenuto dallo Stato italiano per la formazione dei propri studenti e quelli pubblicati qualche giorno fa dall'Istat sulle "Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente". Per non parlare della perdita di risorse che il nostro Paese subisce per il futuro in termini di deficit di competitività del nostro sistema produttivo. E purtroppo il numero di giovani italiani che scelgono l'espatrio è sempre più in incremento: nell'ultimo anno sono stati oltre 10mila e 600, mentre nel 2010 erano poco più di 8mila e 200. D'altra parte siamo uno dei Paesi europei che investe meno nella formazione e nella ricerca: un investimento che potrebbe incrementare non solo il Pil ma anche migliorare la società. Invece andiamo avanti con i tagli, destino a cui non sfugge nemmeno l'istituto fondato da Rita Levi Montalcini, la grande scienziata italiana scomparsa in questi giorni.
Una tendenza assolutamente da INVERTIRE, come previsto nell'AGENDA BERSANI e del PD, che mette Università e Ricerca ai primi posti per favorire in Italia CRESCITA e CAMBIAMENTO.