Al di là o meno del coinvolgimento della Lega nella vicenda delle quote latte (che ai cittadini italiani è costata 4 miliardi di euro tra sanzioni pagate e mancati finanziamenti europei dall'84 ad oggi), sarebbe grave e imbarazzante se Maroni avesse opposto il veto per l'immunità parlamentare ai finanzieri che perquisivano la sede della Lega. Ancora più grave e imbarazzante se risultasse vero, dopo la sua secca smentita: non sarebbe poi così facile pulire con le "ramazze" il latte versato...
Update: per onore di cronaca, la magistratura di Milano afferma che «nessun politico è indagato» e che «c'è stata ampia collaborazione da parte della dirigenza della Lega per fornire, durante la perquisizione, tutti i documenti richiesti». I leghisti quindi possono stare tranquilli: nessun complotto da parte della magistratura "rossa".