Il pensiero del PD sul futuro della ricerca scientifica nel nostro Paese:
- investire nel sistema scolastico superiore e nella ricerca
- aumentare significativamente il livello di istruzione diffuso, simboleggiato dagli obiettivi che si pone l’Ue per il 2020 in termini di numero dei laureati e di tassi di abbandono scolastico
- migliorare i servizi di orientamento per gli studenti e gli strumenti di sostegno ai “capaci e meritevoli”
- potenziare l’istruzione tecnica e la connessione istruzione/lavoro
- riconoscere e valorizzare il lavoro di atenei, dipartimenti, docenti e ricercatori
- stimolare le università a specializzarsi, per competere a livello internazionale
- istituire un'Agenzia di programmazione e finanziamento della ricerca
- abolire l’uso distorto del valore legale delle lauree nella Pubblica Amministrazione
- fare rientrare i giovani talenti italiani e attrarre quelli stranieri: da “fuga dei cervelli” a “circolazione dei cervelli”
- aumentare gli investimenti privati in ricerca
- maggiore trasparenza nel rapporto università-impresa
- stop al precariato, contratto unico, vera tenure track e ruolo unico di docenza articolato in fasce
- iniziative di promozione, anche in collaborazione con i nostri partner europei, che debbono partire da un’età precoce
- educare alla creatività e allo studio a partire dai problemi e stimolare la curiosità scientifica e la capacità di sfruttare e valorizzare i saperi
- mettere scienza e ricerca come base essenziale della competitività del Paese. In ogni idea di sviluppo portata avanti da un governo autorevole, il primo punto all’ordine del giorno deve essere la ricerca.
mercoledì 30 gennaio 2013
Diamo un futuro alla ricerca
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Politiche 2013