«Bisogna ritrovare la dimensione sociale dell'unione economica e monetaria, con misure come il salario minimo in tutti i Paesi della zona euro, altrimenti perderemmo credibilità e approvazione della classe operaia». A parlare così è il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, che non si è convertito alla dottrina marxista, ma propone una ricetta secondo lui adattabile ai tempi difficili che stiamo vivendo. Perché il peggio non è ancora passato.