Il Tribunale di Milano ha respinto la richiesta da parte degli avvocati di Berlusconi di sospensione del processo Ruby (la "nipote di Mubarack") per legittimo impedimento a causa di impegni in campagna elettorale. L'escamotage studiato con Maroni per ingannare gli elettori della Lega si è quindi ritorto contro il Cavaliere: i giudici di Milano hanno infatti motivato la loro decisione perché "Berlusconi non è il candidato premier, ma un candidato qualunque" (non è nemmeno segretario del partito, visto che quell'incarico è ricoperto da Alfano -se pur a livello nominale-). E comunque, in un momento in cui da parte dell'opinione pubblica si richiedono liste pulite, sarebbe stato assolutamente immorale sfruttare il voto elettorale come uno squallido sotterfugio per sfuggire ai processi.