Dovrebbero essere rese pubbliche in tempo reale e prima del voto, come negli Stati Uniti: per una questione di trasparenza non solo fiscale, ma anche verso gli elettori. Invece i dati vengono resi disponibili soltanto mesi e mesi dopo il voto, tra l'altro inserite in bilanci di non facile lettura. E sarebbe doveroso farlo, se si tiene conto che negli ultimi 5 anni gli investimenti nelle campagne elettorali sono esplosi e in dodici anni i contributi pubblici sono più che decuplicati.