mercoledì 3 agosto 2011

Vessare chi è già vessato

Il burqa è un'usanza che limita la libertà delle donne e svilisce la loro dignità. Su questo non c'è alcun dubbio. Però il provvedimento di legge che propone sanzioni e addirittura il carcere per chi indossa questo tipo di abbigliamento in luoghi pubblici, è un rimedio che appare peggio del male, come spiega la senatrice democratica Vittoria Franco: "si presenta come strumento di liberazione delle donne islamiche un irragionevole divieto, che finirebbe per segregarle ancora di più in casa. Se davvero si volessero accrescere i diritti delle donne immigrate, si dovrebbe lavorare sull’integrazione, sul riconoscimento del loro lavoro, sul rispetto della loro dignità di persona. Questa è la dimensione europea che viene richiesta a un paese civile come l’Italia, non certo un facile quanto inutile e dannoso divieto. Il PD ha scelto una strada più difficile, ma più saggia".
Due cose comunque da sottolineare:
1) fortunatamente qui in Italia non c'è "un'emergenza burqa". Le emergenze sono ben altre: però la destra dà la priorità a queste pretestuose iniziative anziché discutere (in un momento tra l'altro così difficile) di questioni ben più importanti;
2) indossare il burqa è reato, mentre invece fare saluti romani o inneggiare al duce è ormai un fatto folkloristico.