Anche il PD Lombardo propone 10 punti, per snellire le istituzioni lombarde e per abbattere i costi della politica regionale:
1. Soppressione della Provincia di Milano e costituzione della Città Metropolitana Milanese per la gestione associata dei principali ambiti di governo: trasporti e infrastrutture, urbanistica e territorio, servizi socio-assistenziali, etc.
2. Rendere subito operative le Unioni dei Comuni per tutte le realtà locali sotto i 5.000 abitanti anche attraverso una legge regionale di riordino territoriale che definisca i meccanismi di premialità e gli ambiti territoriali ottimali.
3. Razionalizzazione delle Province lombarde secondo la proposta di Legge Costituzionale presentata dal Pd in Parlamento.
4. Liberalizzazione del settore del trasporto pubblico locale regionale – a partire da quello ferroviario – per promuovere vera concorrenza.
5. Taglio radicale delle società partecipate da Regione, Province e Comuni eliminando innanzitutto gli organi societari per le società “in house”.
6. Soppressione e fusione di enti intermedi e strumentali: si parta subito dai Consorzi di Bonifica, dall’unificazione di società come Finlombarda e Cestec anche con l’eliminazione contestuale di tutte le società sotto partecipate.
7. Riorganizzazione della governance e delle funzioni di Asl e Aziende Ospedaliere di concerto con gli Enti Locali.
8. Superamento dei “Pirellini” presenti in tutta la regione.
9. Soppressione delle figure dei quattro Sottosegretari di Regione Lombardia e dei quattro Delegati del Presidente.
10. Eliminazione del vitalizio, taglio delle indennità di fine mandato e delle indennità mensili dei consiglieri regionali secondo la proposta di legge già formalizzata il 28 giugno scorso da approvare entro ottobre.