mercoledì 31 agosto 2011

Tutto, il contrario di tutto. E alla fine il nulla.

Dopo la manovra 2.0 si sta per passare alla 3.0. O forse è il caso di dire che siamo allo ZERO ASSOLUTO.
Via le Province e i comuni, ma anzi no. O forse più avanti.
Contributo sui redditi alti oppure tagli alle pensioni di reversibilità? Come fossero la stessa cosa.
L'IVA doveva essere bloccata, ma adesso mancano 5 miliardi e allora si dovrà ricorrere all'aumento IVA.
Via la naia e gli anni di laurea dal computo per le pensioni? Sì, ma dal 2012 in avanti. Quindi ancora una volta, spostiamo il debito al futuro, sui nostri giovani. Però così mancano i risparmi immediati previsti... Intanto l'Inps fa finta di niente e continua la sua campagna per incentivare il riscatto degli anni di laurea: qualcuno l'avverta.
E dopo la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all'elusione, spunta anche la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi: tutte cose che aveva introdotto Vincenzo Visco e che erano state oggetto di una dura contestazione, su cui i componenti di questo governo avevano costruito la campagna elettorale. Tanto valeva invece lasciare Visco ministro delle Finanze: a differenza di Tremonti, la crisi lui almeno l'avrebbe prevista.

Update: salta la norma sulle pensioni che riguardava il riscatto degli anni di laurea e del servizio militare. Dubbi di incostituzionalità... Ma non potevano pensarci prima?
Adesso, tutto da rifare: pazzesco!