martedì 19 aprile 2011

L'Europa chiede di rinnovarci

Nel senso di energie. Il decreto emesso dal ministro Romani sulle rinnovabili infatti preoccupa il Commissario europeo per l'energia, che ha indirizzato una lettera.
Il provvedimento del nostro governo oltre a penalizzare le aziende italiane del settore, rischia infatti di compromettere gli investimenti in corso non solo a livello italiano.
Pochi lo sanno, ma l'Italia è ai vertici mondiali per gli investimenti privati, con grande capacità di attirare capitali stranieri. Non solo: siamo la prima nazione al mondo in cui la produzione di energia solare ha raggiunto la parità di prezzi rispetto alle altre fonti di energia. E tutto questo grazie alla politica degli incentivi adottata negli scorsi anni.
Un risultato che ha portato notevoli vantaggi a livello occupazionale, economico e di risparmio energetico. Ed ormai questa tecnologia si sta sempre più diffondendo sul nostro territorio, diventando una buona pratica nei piccoli comuni, alcuni dei quali riescono addirittura ad imporsi alla ribalta a livello mondiale (nella foto).
Ora, questo miracolo rischia di essere compromesso, visto che il decreto ha avuto l'effetto immediato di bloccare l'intera filiera del fotovoltaico in Italia, con annullamenti di ordini e messa in discussione dei finanziamenti da parte delle banche. Moltissime aziende hanno inoltre ridimensionato i piani di investimento e, in molti casi, hanno annunciato processi di delocalizzazione e avviato il ricorso ad ammortizzatori sociali.
Ma per il momento il nostro governo si limita ad "una pausa di riflessione" sul nucleare.