giovedì 3 febbraio 2011

Perderalismo

Bocciato il testo di Calderoli sul federalismo. Altro non ci si poteva attendere da un testo pasticciato, e che non piaceva proprio a nessuno (opposizioni, economisti, comuni e associazioni di categoria), non per motivi politici, ma perché non raggiunge gli obiettivi principali. Ossia:
- non assicura l’autonomia degli enti locali
- non innesca meccanismi virtuosi, non trasferisce competenze
- determina un incremento delle tasse e gravi sperequazioni territoriali
.
UN vero federalismo è necessario, ma questa riforma, così concepita, avrebbe portato più danni che vantaggi. Serviva solo alla Lega come un blando risultato da presentare ai suoi elettori, ormai stanchi di vedere il loro partito al governo incapace di creare qualcosa.
E qui si vede il vero volto dei vertici leghisti, che fino a pochi giorni fa minacciavano le elezioni in caso di stop alla legge, e che adesso, su ordine del loro padrone Berlusconi, sono pronti a rimangiarsi tutto.
Non è più il tempo dei leghisti duri e puri. E probabilmente non lo è mai stato.
Ora pare che il governo, per dare il contentino alla Lega, sia disposto a violare il regolamento della Commissione e portare comunque in Aula la riforma. Il fatto è che, così facendo, l’incostituzionalità della legge sarebbe di fatto accertata, per cui assisteremmo in futuro ad una serie incredibile di ricorsi presso Tar e Corte Costituzionale, con il rischio di creare un caos inimmaginabile: Stato ed Enti locali costretti magari a restituire le tasse pagate fino ad allora da cittadini ed imprese. Ma si preferisce fare carte false così che una persona possa sfuggire, per l'ennesima volta, di fronte alla giustizia.
E così a perdere è l'Italia intera.