Che Berlusconi affronti o meno il processo, o che si faccia l'ennesima legge ad personam per schivarlo (come ha fatto per i precedenti, altro che "100 processi, zero assoluzioni"!), poco conta: la sua immagine risulta irrimediabilmente intaccata al mondo intero. Non è mai accaduto che un capo di governo dell'Occidente subisse un'onta simile: rinviato a giudizio con rito immediato per induzione alla prostituzione (MINORILE) e concussione. E anche il suo "venerabile maestro" Gelli, ora lo scarica, dopo invece averlo designato circa 2 anni fa "suo erede": «La sua politica non mi piace. Si è dimostrato un debole, ha paura della minoranza e non fa valere il potere che il popolo gli ha dato. Oggi il Paese è in una fase di stallo. Molto pericolosa. Berlusconi è stato troppo goliardico, avrebbe dovuto dedicare più tempo ad altri incontri, ad altre cene». Eh sì, addio festini ad Arcore: siamo arrivati alla fine del berlusconismo...