Varato il decreto che sancisce il 17 marzo festa nazionale, ma il governo si spacca:
Calderoli e Bossi votano contro, Maroni assente. E La Russa avvisa il Carroccio: «Hanno diritto a non festeggiare ma esigiamo rispetto».
Di certo avremmo preferito che la Lega avesse preso le distanze dai festini di Arcore.