Fino a qualche mese fa, chi difendeva il proprio posto di lavoro in pericolo lo faceva arrampicandosi su una gru o andando sui tetti. I minatori del Sulcis, in forma di protesta, si sono barricati invece a 400 metri di profondità, nella loro miniera che è a rischio chiusura. A pochi metri dal cielo o giù nel sottosuolo, a spingere è sempre la disperazione per il lavoro che non c'è: nel Sulcis sono in pericolo circa 4.000 posti. E se chiude la miniera, va sotto terra l'intera regione.