Nei Paesi arabi il ruolo della donna è ancora ai margini e subalterno agli uomini. In Arabia Saudita, è stato costruito un polo industriale interamente popolato e gestito da donne per promuovere l'integrazione economica in rosa ma nello stesso tempo per non infrangere le leggi della sharia, che prevedono la separazione dei sessi sui luoghi di lavoro e vietano la "concorrenza" agli uomini. In Tunisia, invece, un articolo del progetto di Costituzione approvato pochi giorni fa vede la donna «complementare» all’uomo. E questo dopo l'illusione della primavera araba, in cui le donne erano state protagoniste e che adesso rischiano di vedere cancellati i loro diritti che, paradossalmente, prima erano i più avanzati del mondo arabo.