La situazione d'emergenza del Po, un fiume sempre più stremato, porta alla ribalta il tema dell'acqua. Se oggi la maggior parte dei conflitti ha come causa il possesso del petrolio, gli esperti asseriscono che domani si combatteranno guerre per l'acqua. Il clima impazzito, ma anche e soprattutto i danni dell'uomo, stanno infatti riducendo la fonte più preziosa per la vita: l'acqua serve per bere, ma anche per mangiare, perché è dall'acqua che dipende l'agricoltura. E non c'è limite al "mal d'acqua", un problema ormai globale, visto che colpisce ogni parte del mondo: abbiamo detto del Po, ma anche India, Africa, Stati Uniti, e perfino il nostro territorio, storicamente ricco d'acqua.
Occorre pensare fin d'ora a misure per salvaguardare le sorgenti e il corso dei fiumi, sfruttare al meglio, dove c'è, l'acqua di falda, rivedere le tecniche di coltivazione e imparare da subito a non sprecare l'acqua: domani potrebbe essere troppo tardi.