Non ha certo sbagliato Casini quando ha definito Umberto Bossi "trafficante in banche", perché la passione del leader della Lega verso gli istituti di credito è cosa nota. Ci aveva provato qualche anno fa a creare una banca tutta sua, la Credi-Euro Nord, e non finì affatto bene, anche perché più che affari sembra procacciasse truffe.
Ma nonostante quel clamoroso fallimento, Bossi non rinuncia alla sua idea: il controllo delle banche, e quindi dei "danée". Un controllo che può avere tramite l'occupazione dei vertici delle Fondazioni bancarie da parte dei suoi proconsoli piazzati negli enti locali. Ed il primo obiettivo di questa occupazione è il colosso Unicredit. Solo che c'è un ostacolo: arriva Gheddafi, amico di Silvio ed anche suo socio in affari, a quanto afferma un giornalista del "Guardian". Il leader libico è già azionista di Unicredit, ma vuole tentare una scalata rafforzando il suo ruolo. E di fatto si intravede il rischio di una collisione padano-libica: con Berlusconi in mezzo.