Nei giorni scorsi, Dario Di Vico, noto giornalista del "Corriere", ha pubblicato un articolo dedicato a quelli che lui definisce i mutamenti della Lega Nord.
In particolare, viene evidenziato come in questi anni il potere in mano alla Lega abbia contribuito a creare una sorta di "ceto politico", ovvero dirigenti eletti ormai sempre più attaccati alla "cadrega" e meno al territorio. E questo fatto pare stia creando, oltre ad un distacco che si va sempre più delineando tra i vertici e l'elettorato di base, anche dei conflitti interni.
Ed è stato citato come esempio la querelle che ha visto il leader Bossi scomunicare l'associazione "Terra insubre", il cui logo è un cinghiale stilizzato (vedi immagine).
In pratica, è stata decretata addirittura dal consiglio federale della Lega Nord "la incompatibilità tra la tessera della associazione culturale Terra Insubre e la tessera del movimento".
"Terra insubre" è nota per essere promotrice del "Festival dell'Insubria", un evento a cui è stato assegnato un contributo regionale di ben 10.00 euro, pari a quello della manifestazione letteraria "Premio Chiara", nonostante quest'ultima sia giudicata di maggior prestigio, sia a livello di durata che qualitativamente.
Ma al di là di questo, la cosa curiosamente riguarda in un certo senso anche il nostro Comune, dato che fino a qualche mese fa il sindaco Enrico Baroffio risultava essere presidente dell'associazione. Se la carica fosse tuttora confermata, e la rottura tra Lega e Terra Insubre fosse ancora ai livelli descritti dai giornali, il nostro sindaco quale tessera sceglierà: quella del partito o quella dell'associazione?
martedì 31 agosto 2010
Nella Lega si apre la "caccia al cinghiale"
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Vedano Olona