Gli OGM hanno acceso l'ulteriore polemica tra il ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan (favorevole) ed il governatore del Veneto (ed ex-ministro) Luca Zaia (contrario), che ha addirittura appoggiato la distruzione di un campo piantato con mais geneticamente modificato in Friuli da parte dei no global.
Sulla questione, la situazione in Italia è piuttosto complessa: non c’è una normativa chiara, l’unica certezza è il divieto di sperimentare in campo aperto (per questo il campo di mais distrutto in Friuli era illegale). L'Italia sarebbe obbligata dalla UE a legiferare sulla coltivazione di OGM, ma pare voler demandare alle Regioni. Nel frattempo restano in vigore la moratoria del 2001 e il divieto di mettere in commercio semi contenenti una concentrazione di OGM superiore all’1%.
Chi è favorevole agli OGM afferma che la loro coltivazione permetterà prodotti più nutrienti e resistenti, contribuendo fortemente alla lotta contro la fame nel mondo. Resta però il fatto che i semi OGM sono coperti da brevetti delle multinazionali che li producono (e quindi i contadini che vogliono usarli devono pagare le royalties), che ancora non si conoscono gli effetti che la loro ingestione può provocare alla nostra salute, né quelli che possono causare all'habitat naturale. E forse sarebbe davvero il caso di usare massima prudenza.