Aldo Brancher (nella foto) annuncia in tribunale (dove è SOTTO PROCESSO) le sue dimissioni da ministro. Una mossa che evita il rischioso voto di giovedì sulla mozione di sfiducia presentata dal PD (olè!) e, soprattutto, evidenzia quanto quella nomina fosse assolutamente un cavillo "ad personam" ed inutile al bene del Paese. Fine della farsa: ciao ciao, Brancher.
P.S.: per la cronaca, Brancher ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, celebrato a porte chiuse, senza testimoni e solo su prove documentali e con diritto a uno sconto di un terzo della pena.