lunedì 26 luglio 2010

Emigreremo in Islanda?

Nella terra dei geyser è stata approvata una legge che garantisce uno "scudo" quasi totale a chi metterà su Internet segreti militari, giudiziari, societari e di Stato di pubblico interesse. E i blogger saranno protetti dai processi. Non a caso, Wikileaks (il maggior sito al mondo che dà spazio all'invio di materiale classificato e riservato) ha sede proprio in Islanda. E se un blogger italiano volesse pubblicare materiale che le norme contenute nel DDL anti-intercettazioni vieterebbero in Italia, non dovrebbe fare altro che mandare il tutto o per posta, ad uno degli indirizzi indicati nel sito Wikileaks; oppure via Internet attraverso il software Tor, gratuito, che costruisce un gioco di carambole tra computer e rende difficilissimo identificare il mittente. Il personale di Wikileaks verificherebbe l'autenticità del documento attraverso i suoi collaboratori in Italia, e tempo qualche giorno o qualche settimana, lo metterebbe in rete. O sarebbe sufficiente anche domiciliare il proprio sito su un server con base in Islanda. Tutti pronti a trasferirci in Islanda?