Oggi sciopero degli stabilimenti balneari. O quasi.
Motivo della protesta: la decisione da parte dell'Unione Europea di mettere all'asta ai migliori offerenti le concessioni demaniali delle spiagge. Un provvedimento che, a detta degli imprenditori del settore, rischia di uccidere 30.000 piccole e medie imprese familiari a favore delle multinazionali delle vacanze.
E' anche vero però che alle stesse imprese, che fino ad oggi hanno gestito sdraio ed ombrelloni, è andata davvero bene: canoni a quasi costi zero e fatturati miliardari. Tanto che non è azzardato dire che hanno trovato delle spiagge d'oro.