Lanciata su Facebook, si svolgerà domani a Roma la manifestazione "NO-B Day - No Berlusconi day", il cui titolo è tutto un programma.
Un'iniziativa, come si suol dire, partita dal basso, o meglio ancora, dalla Rete, da un gruppo di blogger.
Quindi sarà una protesta apartitica, su cui c'è chi come Di Pietro ha provato a metterci il cappello, e ne ha approfittato per attaccare il PD, innescando polemiche ed equivoci.
La posizione del PD sull'evento è stata quella di non aderire (anche per una scelta rispettosa nei confronti degli organizzatori, che fin dall'inizio hanno chiesto di non essere strumentalizzati politicamente), preferendo dare priorità alle prossime iniziative in programma l'11 e 12 dicembre. Ma questo non significa che l'idea sia stata snobbata o rifiutata: anzi, viene guardata con interesse, sia perché a muoversi è una buona fetta della società civile, sia perché sicuramente molti elettori PD parteciperanno.
Certo sarebbe stato meglio essere chiari e meno esitanti fin dall'inizio (ma questo è un classico vizio del PD) ed alcune dichiarazioni in effetti sono state un po' ambigue, mentre altri dirigenti si sono lasciati andare a sterili critiche e inutili dissensi interni.
Ma alla fine chi vorrà potrà partecipare al No-B Day.
Un applauso quindi ai ragazzi che, con spontaneità e con le sole loro forze sono riusciti a sviluppare un innovativo progetto mediatico e a raccogliere ben oltre 350.000 adesioni, che domani tingeranno di viola la capitale e buona parte dell'Italia. E chissà se il giornale britannico "Economist" ha saputo della loro iniziativa...