Mentre per il disegno di legge sul web il governo compie un'inversione a www, sul nucleare invece tira dritto. O meglio: va a zig-zag, visto che dribbla abilmente sui nomi dei siti dove verranno costruite le prime centrali nucleari, cercando di temporeggiare fino a dopo il voto delle regionali.
Certo, ai comuni che ospiteranno reattori e scorie sono promessi vantaggi economici: ma la sicurezza per la propria vita, che prezzo ha? Soprattutto quando già sono possibili e magari attive tecnologie più sicure, più economiche, più convenienti.
E già montano le prime proteste...