Puglia, Lazio, Veneto, Campania ed ora anche Umbria. Continua ad aumentare l'incertezza in casa PD a livello di candidature regionali.
In Puglia pare che ora si ricorra alle primarie per decidere tra Vendola ed Emiliano (e perché non farlo prima?); in Lazio e Campania ancora nessun nome proposto; in Veneto si sono formati dei comitati che spingono sul nome del sindaco di Montebelluna Laura Puppato, ma la segreteria regionale ancora nicchia; in Umbria pare che possa esserci un pasticcio tipo quello pugliese.
Le difficoltà decisionali del Partito sono legate a reperire dei candidati credibili e che abbiano la forza di battersi in battaglie difficili (come in Lazio e Campania), ed al gioco delle alleanze, in particolare con l'UDC.
Il segretario Bersani invita ad avere "pazienza" e a tenere "i nervi saldi", ed il coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca gli fa eco rimarcando che "conta chi vince le elezioni e non chi si candida per primo".
Ma si può comunque perdere tanto tempo sulle candidature? Per governare bene bisogna anche essere veloci. Abbiamo già strumenti collaudati come le primarie: in caso di incertezze, che si usino subito. Perché la situazione sta diventando delicata.