lunedì 1 giugno 2009

Da "Report": più che "Ship", sembra uno scippo. Dalle nostre tasche...

Molto interessante la puntata di ieri sera di "Report", la trasmissione condotta da Milena Gabanelli.
Vieni a sapere che alla fine del 2001 l'allora ministro dell'economia creativa Giulio Tremonti (nella foto) ebbe la brillante idea (dopo quella di introdurre i "derivati" negli enti pubblici) di creare la "Ship", una società privata in cui furono travasati gli immobili pubblici degli enti previdenziali, in modo da venderli, e far avere allo Stato un grosso incasso.
Peccato però che, oggi, si scopra che i bond emessi da quella società PRIVATA sono arrivati in scadenza e non ci sono i soldi per pagarli. Quindi, che si fa? Nel famoso decreto "Milleproroghe" la Ship viene posta in liquidazione e il buco lasciato di 1 miliardo e 720 milioni di euro se lo prende in carico lo Stato, cioè noi. Ci hanno guadagnato ovviamente i soliti noti: gli immobiliaristi, gli studi di consulenza, le banche (quale altra vicenda vi ricorda?). Chissà se nel suo libro delle predizioni, Tremontadamus l'aveva scritto...
Come se non bastasse, guardando sempre la trasmissione scopri che la Lombardia è la regione con uno fra i più alti tassi di edificazione (con paesi che ormai si sovrappongono uno all'altro a discapito delle aree verdi), alla faccia dello slogan "Basta cemento!" di chi la governa...
Per non parlare poi del fatto che un settore in crescita come quello dei pannelli fotovoltaici, il cui sviluppo avrebbe potuto contribuire alla ripresa, anziché essere incentivato è stato bloccato, dal governo, dal rinvio di un anno dell'obbligo di installare, sulle nuove costruzioni, impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
E che contro l'Italia è stata avviata una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea, grazie al fatto che è stato tolto l'obbligo di certificazione energetica per gli immobili con il decreto di giugno 2008 sempre del nostro governo.
E sono quelli che vorrebbero contare in Europa. Il PD magari non ha ancora deciso in che gruppo parlamentare andare, ma perlomeno ha possibilità di scelta. Gli altri, se continuano di questo passo, faranno fatica a trovare chi li vuole...