domenica 31 maggio 2009

Piccoli passi avanti verso l'integrazione

C'è chi predica che l'Italia non è e non sarà mai multietnica. Chi afferma questo è una persona completamente avulsa dalla realtà del Paese, dimostrando così una volta di più di essere inadeguato per essere alla guida dell'Italia.
Gli stranieri in Italia, oltre a rappresentare nuova risorsa per il nostro futuro, costituiscono ormai una buona fetta della popolazione.
Se ne sono resi conto al Comune di Milano, dove l'assessore alle Politiche sociali, Mariolina Moioli, ha voluto varare per la prima volta nella storia telematica dell’amministrazione una sezione specifica per i cittadini stranieri, visto che i loro figli rappresentano ormai un decimo degli 80mila studenti delle scuole materne, elementari e medie milanesi, con punte fino al 25 per cento in molti asili ed elementari.
La Regione Toscana sfida invece le nuove norme varate dal governo in tema di immigrazione, dando il via a provvedimenti che hanno come obbiettivo di facilitare la vita agli immigrati in possesso del permesso di soggiorno.
A Torino, infine, una bella storia di solidarietà e tolleranza: dietro al bancone della biglietteria della Venaria Reale, la Reggia alle porte di Torino, tutte le impiegate hanno lavorato per tutta la mattina con il capo coperto da foulard. L'hanno fatto per solidarietà ad una loro collega marocchina, contestata per il velo che portava sulla testa da una lettera inviata al quotidiano "La Stampa" da una visitatrice.
"L'affetto dei miei compagni mi dà una felicità che mi accompagnerà per sempre", ha dichiarato Yanma Amellal (nella foto, con i suoi colleghi che indossano, come lei, il velo).
In un momento come questo, un gesto simile procura tanta gioia e speranza di un mondo migliore anche a noi.