I nostri cervelli migliori si rifugiano all'estero. Fuggono dalla disperazione, dalla mancanza di un futuro, dall'impossibilità di formare una famiglia e vivere serenamente, dal clientelismo e dall'ottusità che dominano il nostro Paese, frutto di un sistema marcio.
Leggere sui giornali certe lettere fa davvero male, e ci fa davvero dubitare di essere un paese dell'occidente avanzato.
Quanto ci costa perdere un "cervello"? I talenti si formano qui e poi portano i frutti del loro lavoro all'estero: investire in ricerca non è conveniente per chi ci governa, perché i risultati si possono vedere magari tra una decina d'anni, e non nello spazio di una legislatura. Per cui sulla ricerca si risparmia, anzi nemmeno si conta su di essa: ma l'euro non investito oggi ci costa 1 milione domani!
E' una tendenza che dobbiamo invertire: ricerca e innovazione sono il NOSTRO FUTURO. E situazioni come queste, devono finire!
Enrico Letta ha proposto una legge per far rientrare i tanti talenti italiani emigrati all'estero, attraverso una sorta di scudo fiscale: solo che in questo caso rientra capitale umano.
Un bel progetto, che, se fosse ascoltato e approvato, darebbe ottimi frutti.
Ma può una persona, sopra i 70 anni, governare pensando a come potrà essere il Paese fra 10-15 anni? Oltre all'egoismo, c'è da considerare anche la miopia ed il disinteresse per il bene comune di taluni personaggi...